Descrizione
Se c’è qualcosa che connota un popolo, è il cibo che produce.
Nei nomi, nelle forme e negli usi che ne fa si trovano tutti i caratteri di una popolazione che l’ha creato, migliorato e fatto conoscere.
L’Italia, e l’Umbria in particolare, sono famose in tutto il mondo per avere fatto di questa caratteristica il loro punto di forza e di riconoscimento nel mondo.
Tra i prodotti tipici che racchiudono tutte queste caratteristiche c’è sicuramente l’insaccato chiamato Fiaschetta del Frate.
Come altre tipicità del nostro territorio, ha la caratteristica di prendere il nome da un oggetto di uso quotidiano, in grado di identificarlo in maniera univoca attraverso i secoli.
La fiaschetta del frate è un insaccato antico, che trae le sue origini nella tradizioni ancestrali delle popolazioni contadine del centro Italia.
Il nome stesso suggerisce questi natali così lontani nel tempo.
Infatti, oggi il suo nome non richiama nessuna immagine moderna in particolare, ma andando indietro nel tempo, attraverso i racconti e le tracce lasciate dai nostri avi, riusciamo ad intravedere una corrispondenza con un oggetto diffuso nell’immaginario collettivo delle popolazioni antiche.
La fiaschetta del frate, infatti, prende il nome dal tipico contenitore che i frati erano soliti portare alla cintola per portare con se acqua, e, si dice, anche la grappa.
Questa borraccia trae a sua volta la forma, e anche spesso il materiale, da una specie di zucca che, una volta essiccata, permetteva di trasportare al suo interno dei liquidi grazie alla sua spessa buccia.
L’insaccato si prepara con una miscela di carni pregiate di suino, come spalla e rifilamenti del prosciutto, tritate a grana fine e insaccati in budello gentile.
La successiva legatura completa l’opera, permettendo di appenderlo per la stagionatura e la conseguente conservazione. Inoltre viene leggermente affumicato.